Il lockdown è terminato, siamo nella fase 3 dove le nostre libertà sono tornate (quasi) quelle di prima. Ma il fatto di dover rimanere "prigionieri" a casa ha lasciato degli strascichi evidenti dentro ognuno di noi. Sì, ma quali? Per capirlo meglio mi sono rivolto alla dottoressa Martina Francalanci (nella foto), che avevo interpellato già durante la fase 1. La psicologa si occupa – tre altre cose – di gestione dell’ansia, di flessione dell’umore e anche delle difficoltà relazionali. Tutte questioni che stiamo tastando con mano ogni giorno. L'invito di chi quotidianamente si confronta con tematiche così complesse è di focalizzarsi sul bello che può riservarci il presente. E di imparare a "so-stare". Dottoressa, quali sono state le principali conseguenze per i giovani di questi mesi di lockdown? Gli effetti sono stati molto diversi tra loro: dall'accentuarsi dei disturbi alimentari, all'aumento di ansia e depressione ma anche al miglior di alcune condi
Cosa ci fa un architetto con un rinoceronte? Gli disegna la casa? Gli arreda il giardino nella savana? No – se si chiama David Marmonti – lo salva dai bracconieri, dalle loro motoseghe che tagliano il corno di questi impressionanti animali mentre sono vivi e storditi, senza alcuna anestesia. E’ il bracconaggio, bellezza. I corni sono così desiderati perché sul mercato valgono 100mila euro al chilo (più della cocaina). Un esemplare adulto ha un corno di circa 3 chili e in alcuni paesi dell’Asia – come scrive il WWF – è ancora diffusa la credenza che la polvere di corno sia curativa, praticamente miracolosa. Nello Yemen – scrive ancora il WWF – il corno di rinoceronte viene utilizzato come manico della “Jambiya”, il tradizionale pugnale ricurvo. La ricchezza portata dal petrolio ha fatto aumentare questa moda contribuendo all’uccisione del 90% dei rinoceronti in Kenya, Tanzania e Zambia e alla loro estinzione in 7 paesi. E allora, nonostante i rinoceronti si trovino in riserve so